Chirurgia Proctologica e del Pavimento Pelvico Centro di Interesse Nazionale Montecchio Emilia – Reggio Emilia
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Dott. Pasquale Talento
Ospedale E. Franchini di Montecchio Emilia - Via Barilla,16 42027 Montecchio Emilia
(+39) 0522/860298-0522/860407
info@pasqualetalento.com
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Il dott. Pasquale Talento, chirurgo colorettale, opera e visita presso il Centro Pavimento Pelvico di Montecchio Emilia Via Barilla,16 - 42027 Montecchio Emilia (RE) .
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Specialista in Chirurgia dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica.
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www.pasqualetalento.com @ All Right Reserved 2022 | Sito web realizzato da Flazio Experience
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L’endosonografia anale è una tecnica ben codificata per lo studio dell’incontinenza fecale; si è visto tuttavia che, con tale tecnica, la sonda può distorcere l’arrangiamento anatomico delle strutture epiteliali e sfinteriche e la frequenza utilizzata talvolta non consente di ottenere accurate immagini delle strutture mucose e sottomucose.
Infine, come segnalato da alcuni autori, la compressione delle strutture sfinteriche esercitata dalla sonda anale può condurre ad un’inappropriata misurazione dello spessore muscolare sfinterico.
Da parte d’alcuni autori, pertanto, è stato proposto di utilizzare la tecnica endovaginale per lo studio dell’incontinenza fecale dopo averne verificata la validità confrontandola con quella endoanale (in termini di riconoscimento delle lesioni sfinteriali e d’accuratezza nelle misurazioni dello spessore sfinteriale).
È così possibile con tale tecnica visualizzare da un lato un canale anale senza distorsioni e dall’altro definire con maggiore accuratezza eventuali patologie associate del perineo anteriore.
L’endosonografia vaginale fornisce, così come per il canale anale ed il retto, immagini a 360°; la paziente viene disposta in posizione litotomica.
La sonda viene inserita 5 cm all’interno della vagina e, dopo aver posizionato un pallone sul trasduttore, si esegue un riempimento con 30 ml di acqua degassata.
In bidimensionale il graduale ritiro verso l’esterno della sonda vaginale fornisce immagini seriali del canale anale da un lato e vaginale dall’altro (con la sonda 3D analogamente a quanto osservato per il canale anale la sonda non va ritirata in quanto il trasduttore raccoglie tutte le informazioni senza necessità di spostare la sonda).
L’esame procede eseguendo successive scansioni dalla profondità alla superficie.
L’ecografia vaginale dimostra chiaramente la stretta vicinanza esistente tra gli sfinteri anali e la parete vaginale posteriore.
L’endosonografia vaginale è una nuova metodica che consente di ottenere utili informazioni sulle lesioni sfinteriali al pari della tecnica endoanale; tale tecnica consente inoltre di valutare con maggiore accuratezza le c.d. lesioni ostetriche fornendo informazioni più precise per quanto concerne eventuali patologie associate del piano muscolo-aponeurotico del perineo anteriore.
Numerosi autori completano lo studio con la valutazione ecografica transperineale impiegando sonde “convenzionali” anziché endocavitarie.
L’ecografia transperineale del pavimento pelvico è un tipo di esame ecografico specialistico che utilizza una sonda convex (3-6 MHz), che consente uno studio accurato dei tre compartimenti del pavimento pelvico (anteriore, medio e posteriore) sia in fase statica che in fase dinamica, durante manovre di contrazione o di ponzamento.
Il paziente viene esaminato in decubito supino e la sonda viene posizionata a livello della vulva tra le grandi labbra nella donna (la metodica viene anche denominata ecografia translabiale).
Esistono anche sonde convex volumetriche che permettono la ricostruzione tridimensionale.
La procedura è solitamente indolore, della durata di circa 15 min e non richiede in genere alcuna preparazione. Si esegue a vescica piena e si può eseguire anche nelle donne gravide.
Questo esame consente di valutare in modo dinamico tutti gli organi pelvici in condizioni di riposo e sotto sforzo, la loro tendenza a prolassare e la coordinazione muscolare nelle varie fasi di contrazione e rilasciamento che coinvolgono la muscolatura pelvica.
Con questa ecografia è possibile valutare la presenza di rettocele, prolasso mucoso o
completo del retto, dell’enterocele o della intussuscezione rettoanale.
Con questa ecografia è possibile valutare la presenza del cistocele e del prolasso uterino o del prolasso della cupola vaginale
Con questa ecografia è possibile lo studio delle forme da stress, associate ad ipermobilità uretrale e per valutare i risultati dei trattamenti chirurgici correttivi che prevedono l’utilizzo di benderelle o di sling (TVT)
In alcune valutazioni l’esame transperineale è complementare e parzialmente sovrapponibile alla defecografia-Rx o defeco-RM.
LESIONE SFINTERE INTERNO ED ESTERNO
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