Chirurgia Proctologica e del Pavimento Pelvico Centro di Interesse Nazionale Montecchio Emilia – Reggio Emilia 

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INFORMAZIONI:

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Dott. Pasquale Talento

Ospedale E. Franchini di Montecchio Emilia - Via Barilla,16 42027 Montecchio Emilia

(+39) 0522/860298-0522/860407

info@pasqualetalento.com

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Il dott. Pasquale Talento, chirurgo colorettale, opera e visita presso il Centro Pavimento Pelvico di Montecchio Emilia Via Barilla,16 - 42027 Montecchio Emilia (RE) .

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Specialista in Chirurgia dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica.

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ESAMI DIAGNOSTICI

Ecografia anale e rettale 3D

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www.pasqualetalento.com @ All Right Reserved 2022 | Sito web realizzato da Flazio Experience 

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Ecografia anale e rettale 3D

Scopo dell’ecografia è la visualizzazione morfologica delle pareti del canale anale e del retto. 

Dott. Pasquale Talento - Apparecchio Ecografia Anale 3D

L’ecografia anale e rettale fornisce informazioni sulla condizione dei muscoli del canale anale e della parete anorettale rappresentando uno step diagnostico importante nella patologia benigna e maligna della regione.

Nel 1989 Bartram, radiologo del St. Mark’s Hospital di Londra, ha introdotto l’ecografia anale con sonda rotante che grazie ad uno speciale cono rigido consentiva la visualizzazione del canale anale sfruttando l’aspetto concentrico e la differente ecogenicità dei tessuti perianali.

L’ecografia anale e rettale consente infatti una fedele rappresentazione morfologica delle pareti del viscere; nelle immagini bidimensionali la differente ecogenicità delle strutture che formano il canale anale e la parete rettale determina la comparsa di interfacce acustiche con agevole riconoscimento dei singoli strati che la costituiscono.

L’impiego della tecnologia tridimensionale o 3D introdotta successivamente ha permesso di amplificare l’utilità e l’accuratezza diagnostica ecografica. I dati acquisiti da una serie di immagini parallele in 2D sono combinati per ottenere un volume rappresentato sotto forma di un parallelepipedo, liberamente ruotabile ed analizzabile nei diversi piani dello spazio; dopo l’acquisizione del volume è possibile ottenere ricostruzioni multiplanari coronali, in senso antero-posteriore (AP) e viceversa (PA), e sagittali, in direzione destra-sinistra e viceversa, oltre ad effettuare misurazioni di distanza, area ed angolazioni

L’analisi ecografica condotta nei vari piani dello spazio fornisce informazioni importanti per quanto concerne altezza, estensione e profondità dell’alterazione morfologica eventualmente identificata.

Ecografia anale e rettale 3D- La tecnica

Esame ben tollerato dal paziente, operatore dipendente.  

L’ecografia anale e rettale è un esame di facile esecuzione, ben tollerato dal paziente ed agevolmente ripetibile anche se richiede esperienza (esame operatore dipendente).

L'esame è indolore con minimo discomfort per il paziente (paragonabile ad una visita clinica con esame rettale digitale) ed è condotto con il paziente sul fianco sinistro come già visto per la visita proctologica (posizione di Sims) previo clistere di pulizia da eseguirsi poco prima dell’esame.

L’esame viene eseguito inserendo nel canale anale una sonda ecografica che ne ricostruisce l’immagine a 360° (sonda tridimensionale).

È importante brevemente ricordare che ogni tessuto possiede un’impedenza ossia in base alla sua composizione, elasticità e densità offre al fascio di onde sonore che lo colpiscono una “risposta” diversa poi responsabile dell’aspetto “ecografico “del tessuto stesso. La parete del canale anale e del retto presenta differenti tessuti disposti in maniera concentrica provvisti di differente impedenza.

Le varie parti dell’ano e del retto appaiono come degli strati concentrici e si possono ottenere informazioni importanti sull’integrità dei muscoli anali o al contrario dimostrare eventuali lesioni muscolari.

Analogamente si possono ricercare raccolte flogistiche e l'eventuale presenza di ascessi e fistole perianali.

È possibile la stadiazione delle neoplasie anali e/o rettali valutando il grado di interessamento parietale della lesione così come è possibile valutare la presenza di linfonodi satelliti coinvolti nella malattia.

Ecografia anale e rettale 3D- Indicazioni

Le principali indicazioni dell’ecografia anale e rettale sono:

 

  • Incontinenza fecale idiopatica e/o traumatica (pre/post-trattamento)
  • Sepsi anali e fistole
  • Valutazione processi flogistici secondari a malattie infiammatorie (Rettocolite Ulcerosa, Morbo di Crohn etc)
  • Stipsi da ostruita defecazione e patologie correlate (prolasso rettale, intussuscezione, ulcera solitaria retto)
  • Valutazione e studio lacerazioni ostetriche
  • Dolore anale
  • Malformazioni anorettali(post-trattamento)
  • Stadiazione neoplasie anali e rettali (pre/post-trattamento, follow-up)
  • Valutazioni pre- e post- chirurgiche in caso di interventi coloproctologici con coinvolgimento sfinteriale

Ecografia anale e rettale 3D- Lo studio ecografico

Studio dell’incontinenza fecale e delle lesioni sfinteriali

L’ecografia anale è la metodica di riferimento per lo studio e la documentazione delle lesioni sfinteriali e per la valutazione dei pazienti con incontinenza fecale.

La possibilità di valutare l’integrità dei muscoli sfinteriali e la documentazione della sede e del tipo di lesione rappresenta senza dubbio la principale caratteristica ben visibile all’ecografia.

 

Studio delle fistole e degli ascessi anorettali

L’ecografia è in grado di valutare l’estensione e presenza di processi flogistici anali e anorettali con possibilità di studio del loro decorso e del coinvolgimento degli sfinteri. Rappresenta senza dubbio l’esame di primo livello nella diagnostica anorettale con una sensibilità e specificità molto elevati.

 

Studio delle neoplasie anali

L’ecografia anale è una metodica molto valida nella stadiazione comparabile alla risonanza magnetica per l’individualizzazione e lo studio della diffusione locale di neoplasie in fase iniziale (T1), con buona accuratezza sulla definizione del T (92%).

La classificazione è importante per le decisioni terapeutiche in quanto consente di identificare le lesioni precoci che possono essere trattate con la sola escissione locale.

I tumori dell’ano, come quelli del retto appaiono all’ecografia ipoecogeni e ciò̀ consente di identificare, l’infiltrazione neoplastica delle pareti del canale anale.

Minori le informazioni ottenibili nella valutazione del coinvolgimento linfonodale (le neoplasie anali sovente danno metastasi ai linfonodi inguinali) e nelle forme molto avanzate con interessamento delle strutture circostanti (limite laterale discriminazione della sonda).

 

Distinguiamo:

  • uT1   per tumori confinati alla sottomucosa
  • uT2a per tumori che invadono solo lo sfintere interno
  • uT2b per tumori che invadono lo sfintere interno ed esterno
  • uT3   per tumori che invadono entrambi gli sfinteri e il tessuto perianale
  • uT4   per tumori che invadono le strutture adiacenti (vagina, uretra, vescica)

Nei casi di diagnosi iniziale la valutazione ecografica consente di ottenere importanti informazioni sul T; nella valutazione dei pazienti sottoposti a trattamento chemioradioterapico (ecografia anale in follow-up) occorre sottolineare che sovente vi è difficoltà nella definizione dei seguenti parametri:

  • cicatrice/fibrosi post trattamento
  • ripresa di malattia
  • residuo cicatrice

Al riguardo occorre sottolineare che l’ecografia anale risulta di notevole supporto in fase di follow-up solo se si eseguono periodiche valutazioni ecografiche per comparare e individuare eventuali modifiche dell’aspetto ecografico suggestive per ripresa di malattia

 

Studio delle neoplasie rettali

Nei casi di lesione bassa a carico del retto inferiore è possibile introdurre direttamente la sonda mentre nella maggior parte dei casi l’esame ecografico prevede un primo step con rettoscopio rigido apposito che indentifica la lesione da studiare e valutare; successivamente attraverso il rettoscopio si introduce la sonda che viene posizionata a livello della lesione da studiare. Il palloncino è successivamente riempito con acqua degassata per consentire il contatto acustico ed ha inizio la valutazione della lesione e della sua estensione in profondità.

La stadiazione ecoendoscopica del tumore presenta il prefisso “u” (ultrasuonografia) e consente di ottenere il corrispondente stadio uTN(M):

uT0 Lesione benigna o tumore non invasivo limitato alla mucosa

uT1 la neoplasia non raggiunge la muscolaris propria

uT2 interessa la muscolaris propria

uT3 oltrepassa la muscolaris propria ed infiltra il grasso perirettale

uT4 infiltra le strutture adiacenti.

Dott. Pasquale Talento - Immagini Ecografia Anale 3D
Dott. Pasquale Talento - Lesione Sfinteriale Ecografia Anale 3D

LESIONE SFINTERE INTERNO ED ESTERNO

PROLASSO ANTERIORE

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